Levigatura pavimenti in calcestruzzo

Come capire quali utensili diamantati utilizzare

Capire la durezza delle pavimentazioni in calcestruzzo è una fase molto importante per il processo di levigatura e lucidatura delle pavimentazioni  in cemento, in pochi semplici passaggi permette di poter meglio procedere nella corretta scelta di quali siano gli utensili diamantati più’ corretti da utilizzare ancor prima d’iniziare con prove dirette di levigatura  che se eseguite senza una conoscenza esatta della durezza superficiale rischia di far consumare i diamanti metallici buttando via soldi e tempo.

 

Come testare la durezza del calcestruzzo utilizzando una scala MOHS

Il calcestruzzo è costituito da vari elementi di diversa durezza e densità che variano da regione a regione, produttore e tipo di specifica, quindi per non perdere soldi e tempo il consiglio primario è quello di dotarsi di un kit di lettura di durezza MOSH.

Che cosa è la scala di MOHS?

La scala di Mohs è un criterio empirico per la valutazione della durezza dei materiali e prende il nome dal mineralogista tedesco Friedrich Mohs, che la ideò nel 1812; la scala assume come riferimento la durezza di dieci minerali numerati progressivamente da 1 a 10, tali che ciascuno è in grado di scalfire quello che lo precede ed è scalfito da quello che lo segue

I minerali della scala di Mohs sono i seguenti:

 

  1. Talco
  2. Gesso
  3. Calcite
  4. Fluorite
  5. Apatite
  6. Ortoclasio
  7. Quarzo
  8. Topazio
  9. Corindone
  10. Diamante

 

Nei KIT per misurare la durezza secondo la scala di Mohs normalmente sono contenute diverse penne metalliche (chiamate anche plettri) con punte differenti numerate, l’uso di questi plettri fornisce in modo rapido e molto semplice una guida generale di durezza di superficie.

 

Passaggi per eseguire il test:

Nel kit ci sono quattro plettri con due punte ciascuno, la numerazione è da 9 a 2, inizia con un plettro con un numero alto, con la n. 9, il trucco per usare correttamente lo strumento tester è tenere il plettro (la penna metallica) come una matita con le dita vicine alla punta. Quindi fai una riga sulla superficie con la stessa pressione che useresti per firmare su un pezzo di carta ma assicurati che la punta rimanga verticale, non ad angolo, in modo da avere una pressione uniforme. Non forzare nel graffiare, non è necessario.

Con il plettro traccia una linea di 4-5 centimetri verso di te, noterai che il plettro n. 9 produrrà facilmente un graffio, le scelte successive lasceranno sempre meno un graffio quindi continua a scendere lungo la scala finché non incontri il plettro che non graffierà la superficie.

Ad esempio, se il n. 5 lascia un graffio ma il n. 4 no, il pavimento è di circa 4,5 sulla scala MOHS.

Ecco fatto ora potete chiaramente procedere con la scelta degli utensili abrasivi più’ corretti senza buttare via i vostri soldi , sarà semplice basterà utilizzare  lo schema di riferimento FEDERCHEMICALS per selezionare l’utensile piu’ appropriato.

 

 

Piccolo consigli pratici:

I plettri dovrebbero essere sempre affilati e in buone condizioni, c’è una piccola pietra nel kit che può essere utilizzata per correggere la punta riaffilandola.

Prestate sempre attenzione durante la manipolazione poiché i plettri hanno punte estremamente affilate e quindi potenzialmente pericolosi.

È consigliabile testare diverse posizioni del pavimento per ottenere un risultato più accurato, infatti potrebbe esserci più di un getto presente in diverse aree del pavimento, il che può dare risultati molto diversi

Fare inoltre attenzione ai segni di micro-topping, autolivellanti o composti di riempimento / rattoppatura. Guarda diversi colori, trame o possibile delaminazione dei bordi per indizi.

 

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